Il passaggio alla famiglia Arnaboldi:
tre generazioni di crescita e successi
Nel 1956 l'azienda di Ascona subisce un radicale cambiamento e compie il primo fondamentale passo verso la modernizzazione che la porterà ad affermarsi nella produzione e nella commercializzazione di vini pregiati: dopo averla diretta per tredici anni Attilio Arnaboldi la rileva dalla famiglia Chiodi.
L'anno dopo decide di trasferire l'attività: chiude la vecchia cantina, che sorgeva di fronte alla Posta di Ascona, e inizia la costruzione della prima ala dell'attuale sede di via Delta. L'edificio verrà ampliato nel 1963, con l'inserimento di nuovi vasi vinari, e dieci anni più tardi con la costruzione dei magazzini.
Proprio in quel periodo - siamo alla metà degli anni Settanta - il timone dell'azienda passa a Fabio, il primogenito di Attilio Arnaboldi. Fresco di studi - e forte del diploma federale conseguito a Losanna - il giovane enologo introduce nell'azienda una serie di importanti novità. Anticipando i tempi, intuisce l'importanza e il valore commerciale dei vini del Bordeaux, e costruisce una rete di solide amicizie e relazioni, che portano la Chiodi a specializzarsi negli acquisti di grandi vini en primeur.
Alla morte di Fabio Arnaboldi, nel 2005, il figlio Andrea subentra nella conduzione dell' azienda, mantenendo ben salda la rotta intrapresa e confermando la linea tracciata dal padre.